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In Val di Rabbi nel cuore delle Alpi

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BITM 2021, UN’AGENDA PER IL NUOVO TURISMO: FARE RETE E FARE SISTEMA SON PAROLE D’ORDINE

Un'agenda per il turismo: fare rete e fare sistema son parole d'ordine

Un'agenda per il turismo: fare rete e fare sistema son parole d'ordine


“Un’agenda per il nuovo turismo” è il titolo del convegno tenutosi al Muse di Trento, con la XXII edizione della BITM: LE GIORNATE DEL TURISMO MONTANO.

Ho partecipato dalla scrivania dell’ufficio, dal divano di casa, in diretta ed in differita, con un bicchiere di “aqua forta e sauch” e le noccioline a portata di mano.

Ho raccolto centordicimila pagine di appunti, che ora voglio condividere.

Ho raccolto centordicimila spunti di riflessione, che ora voglio condividere.

Ho raccolto centordicimila fonti di entusiasmo, che ora voglio condividere.

Tanti i relatori e tanti i punti di vista, tutti diversi e tutti uguali nel “fare rete e fare sistema”, il messaggio ripetuto centordicimila volte, e che mi son portata a casa, pur essendo già a casa.


UN’AGENDA PER IL NUOVO TURISMO: GLI APPUNTI DI LORENA

 Un'agenda per il turismo: gli appunti di Lorena

Un'agenda per il turismo: gli appunti di Lorena


Leveghi, Messner, Venturini, Primi, Garbato, Prosser, Piffer, Pesarini, Osti, Tonioni, Rossini, Facchini e Franceschini sono i “grandi nomi” intervistati nel convegno, quelli che ho sentito io.

In ordine sparso, i pensieri che mi sono arrivati (tratto dagli appunti di Lorena):

  • serve un turismo responsabile, la montagna è libertà ma anche responsabilità (Leveghi)

  • il turista va dove c’è un’infrastruttura, perché non ha imparato a sopravvivere (Messner)

  • dobbiamo scegliere il turismo che vogliamo, non farci travolgere da questo (Venturini)

  • covid 19 ci ha insegnato che l’Italia non è solo Roma, Venezia o Napoli, è anche il territorio, è anche il borgo. Un borgo è una comunità, che vive bene in un luogo e che diventa ospitale. Il turismo diventa un effetto naturale (Primi)

  • dobbiamo recuperare le parti di territorio ormai abbandonate (Garbato)

  • siamo diventati dei venditori di esperienze (Prosser)

  • avremo a che fare con la tecnologia, che piaccia o non piaccia (Piffer)

  • il turista vuole avere un servizio, il digitale è entrato nelle nostre vite, è la normalità. Mio Trentino sarà la nuova app per avere il Trentino in tasca (Pesarini)

  • è bene capire come distinguere tra tecnologia che vedo e tecnologia che non vedo. L’interazione in Italia è ancora una cosa molto importante, serve il contatto umano, l’autenticità e l’esperienza (Osti)

  • il turismo non è un settore economico, non gestisce degli oggetti. Il bene più prezioso sono i territori e la gente che li abitano. Forse ci stiamo portando verso la rottura di un equilibrio, tra chi vuole vivere il territorio con qualità e chi lo vuole vivere per periodi più limitati. Forse è bene parlare di nuovo contesto, non di nuovo turismo (Rossini)

  • la S.A.T. ha sostenuto fin dalle origini le società di impianti a fune, e poi ha sostenuto i professionisti della montagna. Oggi la S.A.T. è un importante anello dell’offerta turistica del Trentino: pensiamo alla rete dei rifugi e alla rete dei sentieri che rappresentano una mobilità alternativa (Facchini)


UN’AGENDA PER IL NUOVO TURISMO: I 10 COMANDAMENTI

 Un'agenda per il turismo: i 10 comandamenti

Un'agenda per il turismo: i 10 comandamenti


Nasce l’agenda per il nuovo turismo, i 10 punti per, i 10 obiettivi per, i 10 sogni per, i 10 buoni propositi per, i 10 comandamenti per (qualcuno li ha definiti anche così):

1) La montagna ha nel limite il proprio fascino e il proprio progetto

2) Solo una comunità vitale può offrire un turismo durevole

3) Non c’è turismo senza territorio

4) Occorre implementare una consapevolezza diffusa del modello che intendiamo implementare

5) Immaginare di offrire ai turisti il lusso della disconnessione (on-life) come scelta e non come vincolo

6) Essere consapevoli che il turismo è uno strumento potente a servizio della transizione ecologica

7) Implementare azioni per rimodulare i tempi e gli spazi della fruizione turistica

8) Essere consapevoli che chi fa turismo e chi ospita devono tendere ad una medesima soddisfazione

9) Cogliere l’opportunità che la realtà virtuale suggerita dalla tecnologia è un invito ad essere reali

10) Prendersi cura dell’ambiente, del territorio, dell’altro


UN’AGENDA PER IL NUOVO TURISMO: FARE RETE E FARE SISTEMA ANCHE CON IL BENZINAIO

 Un'agenda per il turismo: fare rete e fare sistema con il benzinaio

Un'agenda per il turismo: fare rete e fare sistema con il benzinaio


Caro Rabbiese, oggi ti scrivo una lettera, che vale sempre, per ogni stagione!

Partenza o ripartenza, apertura o riapertura… tutti ne parlano e in modi diversi, perché comunque non molliamo, ci proviamo e la stagione cominciamo.

Potrei augurarti come fan tutti: “bona stagion e sperante chel flochia” (in inverno), che detta “all’italiana” significa: “buona stagione e speriamo nevichi in abbondanza”. Ma son convinta che non è abbastanza…

Potrei augurarti come fan tutti: “bona stagion e sperante chel faja bel temp” (in estate), che detta “all’italiana” significa: “buona stagione e speriamo faccia bel tempo”. Ma son convinta che non è abbastanza…

E come inizio di stagione, voglio condividere con te una riflessione!

Fare rete e fare sistema son “parole d’ordine” che ho sentito nel solito convegno - tanto per dire che non è tutta farina del mio sacco!

Parliamo di turismo ovviamente, parliamo di territorio, parliamo di montagna, parliamo di modelli, parliamo di connessione ma parliamo soprattutto di persone.

E qui entrano in gioco tutti gli “attori” del settore (turismo tanto per cambiare): l’albergatore, il ristoratore, il barista, chi affitta l’appartamento, chi affitta la camera e via discorrendo…

E via discorrendo gli attori sono molti di più:

  • l’autista, il macellaio, la sarta, il commesso, il parrucchiere, il farmacista, il banchiere e il postino dove li lasciamo?

  • Il falegname, il muratore, l’elettricista, l’idraulico e l’imbianchino ce li dimentichiamo?

  • Il cuoco, il cameriere, il lavapiatti e la donna delle pulizie li coinvolgiamo?

  • Anche in malga ci son dei nostri: c’è il gestore, il pastore e il casaro con moglie e figli.

Qualcuno ho dimenticato sicuramente, ma l’esempio del benzinaio che fa turismo, mi ha fatta riflettere davvero (senza riferimenti a luoghi o a persone).

Il benzinaio appunto,
quello che alla pompa di benzina ti saluta
quello che alla pompa di benzina ti sorride
quello che alla pompa di benzina ti riempie il serbatoio
quello che alla pompa di benzina ti dà il resto con un grazie e l’augurio di una buona giornata!

Il benzinaio fa turismo eccome!

Perché siamo tutti nella stessa rete, perché siamo tutti nello stesso sistema, e la bellezza di ciò che facciamo è l’immagine che resta negli occhi del turista, quello che viene, che forse rimane e che forse torna… dopo aver riempito il serbatoio dal benzinaio!

Caro Rabbiese, questa lettera è per te!


UN’AGENDA PER IL NUOVO TURISMO: LA RETE COMINCIA DA NOI

Un'agenda per il turismo: la rete comincia da noi


Fare rete per noi significa affittare gli appartamenti ed il territorio, come un pacchetto completo di buona acqua, buon cibo, buona cultura, buone esperienze, buone escursioni e buone persone.

Fare rete per noi significa anche e non solo: